Bisceglie: la formazione entra nei ristoranti

Novembre 16 2022

Pino ci racconta come è diventato Amico delle Persone con Demenza e come questo abbia aiutato il suo ristorante

È stata un’esperienza molto emozionante che ci ha permesso di aprire gli occhi su una realtà che molti di noi conoscevano solo di sfuggita o per sentito dire: invece abbiamo capito che riguarda tantissime persone e spesso anche noi stessi da vicino, più di quanto immaginassimo. Ma soprattutto abbiamo capito che con pochi e facili accorgimenti possiamo rendere i nostri locali accoglienti per le persone con demenza e offrire a loro e alle loro famiglie la possibilità di passare una piacevole serata di svago”. Pino Cosmai gestisce un Pub Pizzeria a Bisceglie e, insieme ad altri colleghi, ha partecipato al primo corso di formazione dedicato ai ristoratori per sensibilizzarli e informarli sui modi corretti di accogliere le persone con demenza nei propri esercizi commerciali. Il corso è stato organizzato all’interno del progetto “Comunità Amiche delle Persone con Demenza” a cui la cittadina pugliese ha aderito nel 2021 seguendo l’esempio della vicina Bari. Una delle prime iniziative messe in campo è stato l’ascolto dei familiari delle persone con demenza del territorio per raccoglierne i bisogni e le necessità. Una delle esigenze emerse è stata quella di poter usufruire di spazi e momenti di svago insieme al proprio caro senza la preoccupazione di sentirsi poco accolti o a disagio. È proprio partendo da queste richieste che la vicepresidente dell’Associazione Alzheimer Bari, la dott.ssa Katia Pinto, dopo i confronti con Confcommercio e AssoLocali, presso la sala conferenza di Universo Salute Opera Don Uva, in accordo con la comunità ha deciso di avviare il corso per ristoratori. Il corso per i ristoratori è stato tenuto dalla dott.ssa Anna Maggiolino, referente per le attività Bisceglie Dementia Friendly: “La formazione si è articolata in 2 incontri da 3 ore ciascuno: partendo dalla spiegazione della malattia e illustrando quali possano essere i campanelli di allarme, insieme ai corsisti abbiamo identificato i comportamenti caratteristici della persona con demenza ed abbiamo individuato delle piccole strategie che migliorino l’interazione con chi vive questa diagnosi. Insieme abbiamo considerato piccole accortezze da applicare nella quotidianità dell’attività del ristoratore per rendere i locali più adatti all’accoglienza della famiglia che vive la malattia. Il corso è stato momento di condivisione di esperienze, opportunità per dar voce anche alla parte emotiva che necessariamente coinvolge chiunque abbia a che fare con una persona con demenza, sia in ambito personale sia professionale.

Pino Cosmai davanti al suo Pub

Apparecchiare i tavoli in modo semplice senza oggetti che possano confondere e semplificare il menù inserendo, laddove possibile, le immagini che aiutino nella scelta; fare molta attenzione al volume della musica poiché suoni e i rumori possono essere molto disturbanti; prevedere un tavolo appartato e dimostrarsi sempre molto pazienti: ecco alcune delle strategie condivise con i ristoratori. Su suggerimento della dott.ssa Pinto, il corso è stata anche l’occasione per proporre ai partecipanti l’utilizzo del visore 3D per sperimentare come le persone con demenza percepiscono un pranzo o una cena al tavolo di un ristorante.

“Non avevo proprio idea di come potessero sentirsi disorientate in determinate circostanze e mettermi nei loro panni è servito per capire meglio come accoglierle nel mio locale”

Un’esperienza che ha colpito profondamente Pino: “è stato molto toccante perché non avevo proprio idea di come potessero sentirsi disorientate in determinate circostanze e mettermi nei loro panni è servito per capire meglio come accoglierle nel mio locale”. Numerosi i riscontri positivi da parte dei partecipanti che non solo hanno avuto l’opportunità di apprendere informazioni utili per il loro lavoro, ma hanno vissuto anche un bel momento di condivisione di esperienze personali. “Investire in una Comunità Amica delle Persone con Demenza significa incidere positivamente sulla vita delle persone con demenza e dei loro familiari e provare a migliorarne le condizioni nei piccoli gesti e nelle possibilità quotidiane, consentendo loro di avere spazi di piacevolezza anche in presenza di una diagnosi così pesante. Bisceglie si sta impegnando per raggiungere tali obiettivi” conclude Anna.


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