L’iniziativa Dementia Friends è presente in tutto il mondo. Coinvolge circa 19 milioni di persone che hanno deciso di cambiare il loro modo di percepire la demenza. Di seguito alcuni esempi degli oltre 55 paesi che hanno aderito all’iniziativa
L’approccio del Giappone nella creazione delle DFC ha ispirato tutto il mondo per la sua innovazione e il coinvolgimento nelle decisioni delle persone con demenza. Il governo del paese, nel 2004, ha lanciato un Piano di 10 anni per capire la demenza e creare un Network di Comunità.
Nel 2005 ha lanciato un percorso formativo “Ninchisho Supporters training”. Si tratta di un seminario pubblico di 90 minuti in cui i partecipanti imparano a capire la demenza, come questa influenza le vite dei malati e come fare per sostenere effettivamente le persone con demenza. I partecipanti al seminario diventano “Ninchisho Supporters” e ricevono un braccialetto arancione.
Il concetto del “Ninchisho Supporter” ha ispirato l’Alzheimer’s Society del Regno Unito nello sviluppo del loro programma di Dementia Friends. Le iniziative del Giappone e del Regno Unito sono state replicate in molti paesi compresi Australia, Canada, India, Indonesia, Irlanda, Olanda, Scozia e Sri Lanka.
La demenza riguarda tutti. Questa la convinzione che ha mosso nel 2012 la città di Motherwell, a sud-est di Glasgow nel North Lanarkshire, a diventare una città “Dementia Friendly”. Dal 2001 Alzheimer Scotland – Action on Dementia lavora per ridurre lo stigma e sensibilizzare l’opinione pubblica a creare comunità sensibili alla malattia; ma è importante sottolineare che nel 2010 il movimento ha ricevuto un valido supporto con l’approvazione della Scotland’s First National Dementia Strategy. Negozi, esercizi commerciali e organizzazioni si sono impegnati a conoscere la demenza e a mettere in pratica strategie e azioni concrete per le persone affette da demenza della città. A giugno 2014 Alzheimer Scotland ha promosso il programma “Amici della demenza” attraverso il sito internet www.DementiaFriendsScotland.org .
Al progetto “Insieme per una demenza – friendly Bruges” partecipano imprese, organizzazioni di volontariato, comunità e governo locale. Avviato nel 2010 da Bart Deltour, fondatore di Foton Dementia Charity, con più di 100 volontari e professionisti e finanziato da donazioni del consiglio comunale, é un movimento che ha coinvolto gran parte della cittadinanza. Grazie al coinvolgimento della polizia locale, è stato creato un database che permette di identificare le persone con tendenza al wandering. Molti negozi ed esercizi commerciali hanno partecipato a corsi di formazione, e hanno ricevuto adesivi e targhe da affiggere nel locale e sulle vetrine: un fazzoletto rosso annodato, simbolo chiaro e riconoscibile.
Alzheimer’s Association nel 2009 ha portato all’attenzione del governo del Minnesota la problematica della malattia di Alzheimer per creare un “Piano Disease”(da modificare ma devo chiedere a Francesca quale è il titolo in inglese).
Più di 60 organizzazioni non profit, membri della comunità, operatori sanitari e funzionari sostengono i malati e le loro famiglie: il movimento, denominato“ACT on Alzheimer’s”, ha lo scopo di rendere aperte e amichevoli le comunità del Minnesota. E’ stata creata una guida online per aiutare le città a valutare i bisogni e le problematiche che i residenti affetti da demenza affrontano ogni giorno. Sono stati organizzati per gli addetti alle vendite, i conducenti di mezzi pubblici, le forze dell’ordine e i primi soccorritori.
La campagna promossa dalla locale Associazione Alzheimer è stata diffusa in tutta la Germania mediante corsi on-line, spot televisivi, poster e un programma speciale per le nuove generazioni chiamato “Alzheimer’s & You”, che comprende materiale per educatori e un sito web per bambini e adolescenti.
Il convegno “Dementia Friendly communities: opportunità e sfide” tenutosi a New Delhi nel 2014 ha messo in luce le iniziative del Kerala Dementia Friendly, modello assistenziale, che sottolineano l’importanza della collaborazione tra governo, associazioni non governative e volontariato. I punti vincenti sono: favorire consapevolezza nella comunità; formare il personale socio-sanitario nell’assistenza alle persone con demenza; creare cliniche della memoria per le fasi iniziali della malattia; attivare una linea telefonica di aiuto per supporto e informazioni; sviluppare protocolli per la diagnosi, il trattamento e la cura.
Gli agenti di polizia si trovano spesso di fronte a situazioni difficili quando incontrano persone con demenza. Non sempre sanno come rassicurarle se le incontrano in un momento di confusione oppure quando si sono perse. Il progetto “Mission Dementia” viene incontro proprio a questo problema. Si tratta di un programma online di apprendimento che coinvolge persone affette da demenza e ufficiali di polizia
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Si compone di alcuni moduli didattici e di uno strumento di valutazione, che viene implementato in tutta l’Austria attraverso una rete dedicata alla polizia. A partire dal 2019, 10.825 poliziotti hanno completato il programma di apprendimento e 9.401 hanno ricevuto un certificato. Inoltre è stato avviato un processo di certificazione per le stazioni di polizia che attraverso una serie di parametri possono dimostrare di essere amiche delle persone con demenza.
Per sensibilizzare la popolazione sul tema delle demenze, Tencent Video (la versione cinese di YouTube) ha lanciato insieme ad una serie di partner, “Forget me not Cafè” un programma televisivo incentrato su persone con deficit cognitivi.
Le telecamere hanno seguito queste persone mentre gestivano un ristorante insieme ad ospiti famosi. L’incoraggiamento dei clienti ha aiutato i protagonisti ad accettare le proprie difficoltà e spesso a superarle grazie ad un ambiente sereno e non giudicante.
La serie TV è stata un successo e conta 700.000 visualizzazioni, tanto che è stata programmata una seconda stagione. Inoltre, le statistiche mostrano che c’è stato un aumento del 400% delle ricerche online sulle parole “deficit cognitivo e demenza”.
In Kenya, la conoscenza della demenza è piuttosto bassa e per l’associazione Alzheimer locale una delle priorità è stata quella di divulgare messaggi corretti attraverso mezzi di comunicazione che potessero raggiungere molte persone. In particolare era necessario far comprendere che la demenza non è una parte normale dell’invecchiamento e che la malattia non ha nulla a che fare con la stregoneria. L’organizzazione, a partire dal 2018, ha concentrato i propri sforzi nel far veicolare dalle autorità religiose e attraverso la piattaforma YouTube informazioni utili ai caregivers e a combattere uno stigma molto diffuso. Grazie a questa strategia e alla costante presenza di banchetti all’interno dei maggiori centri commerciali, l’associazione sta coltivando quella che potremmo definire una Comunità Amica delle Persone con Demenza.